Bloomberg Media e il dilemma AI: strategie e nuovi modelli di business
Nel contesto dell’accelerazione dell’intelligenza artificiale, le scelte delle grandi realtà editoriali diventano un benchmark per l’intero settore. Bloomberg Media, uno dei colossi dell’informazione economica, si trova oggi ad affrontare le sfide e le opportunità offerte dal panorama AI, resistendo – al momento – alla tentazione di siglare accordi di licensing dei contenuti con aziende tecnologiche.
Durante il Digiday Publishing Summit di Miami, Karen Saltser, CEO di Bloomberg Media, ha chiarito la posizione dell’azienda: nessun accordo per il training di modelli AI, almeno nell’immediato. Si dialoga, certo, e si osservano con attenzione i cambiamenti nel mercato, ma si privilegia cautela strategica. Questo approccio riflette il concreto timore che un compenso una tantum per la cessione dei dati non rappresenti il valore reale e futuro dei contenuti editoriali. Una tendenza emergente è quella dei compensi ricorrenti e basati sull’effettivo utilizzo, che meglio rispecchierebbero la centralità delle redazioni nel nuovo ecosistema AI.
Nel frattempo, Bloomberg Media investe sull’innovazione interna, dotandosi di un motore di ricerca on-site potenziato dall’intelligenza artificiale, un passo deciso verso la personalizzazione e l’efficienza dell’esperienza d’uso. La posizione dell’editore – attenta, ma aperta all’evoluzione dei modelli di business – offre uno spunto prezioso a tutti i publisher chiamati a stabilire nuovi equilibri tra tutela, valorizzazione e sfruttamento della propria produzione informativa nella nuova era AI.
Fonte: digiday.com