Le tensioni tra editori e Google: il caso Digiday Publishing Summit 2025
Negli ultimi mesi, la discussione sul calo del traffico referral da Google è tornata prepotentemente alla ribalta tra gli editori digitali di tutto il mondo. Il tema è stato al centro delle animate sessioni a porte chiuse del Digiday Publishing Summit di settembre 2025, dove numerosi media executive hanno condiviso la loro crescente insoddisfazione nei confronti del colosso tech.
Al centro del malcontento c’è l’evoluzione dell’esperienza di ricerca di Google e la conseguente trasformazione della sua pagina dei risultati. Questi cambiamenti, secondo molte testate, non solo hanno ridotto la visibilità dei contenuti editoriali, ma hanno anche minato una delle principali fonti di traffico verso i loro siti. Si assiste così a uno scenario in cui l’asse publisher-Google appare sempre più fragile, alimentando il dibattito su autonomia e sostenibilità del giornalismo digitale.
Questa dinamica mette gli editori davanti a una duplice sfida: da un lato, devono rinnovare le proprie strategie di distribuzione per ridurre la dipendenza da terze piattaforme; dall’altro, sono chiamati a ridefinire il proprio rapporto con i giganti digitali, anche attraverso nuove forme di collaborazione o pressione collettiva. Guardando al futuro, sarà cruciale per il settore ritrovare equilibrio e costruire modelli di business in grado di garantire indipendenza e resilienza agli interrogativi posti dall’ecosistema digitale in costante trasformazione.
Fonte: Digiday