Vino italiano e digitale: perché le cantine sono ancora indietro online
La trasformazione digitale ha toccato quasi ogni settore, ma il vino italiano sembra essere ancora alla finestra. L’ultima edizione della ricerca “Il gusto digitale del vino italiano”, promossa da Omnicom PR Group Italia, evidenzia come le prime 25 aziende vinicole per fatturato non abbiano compiuto progressi significativi nella loro presenza online.
Nel pieno di un panorama internazionale sempre più competitivo, questa stagnazione rischia di penalizzare il vino made in Italy, che non sfrutta appieno le potenzialità del digitale in termini di visibilità, engagement e relazione diretta con il consumatore. Siti web poco dinamici, un uso limitato dei social e carenza di storytelling digitale limitano l’appeal delle cantine nei confronti di wine lover e acquirenti esteri, sempre più abituati a scoprire, informarsi e acquistare online.
È fondamentale cogliere questa sfida: valorizzando i canali digitali, le aziende vinicole italiane possono rafforzare la propria immagine, attrarre nuove generazioni di consumatori e affrontare al meglio la competitività sui mercati globali. Il futuro del vino passa anche dalla capacità di raccontarsi, innovare e interagire nell’ecosistema digitale.
Fonte: Brand News
