LinkedIn ABM: L’impatto Misurabile delle Campagne Upper-Funnel nel B2B

Nel mondo del B2B, l’account-based marketing (ABM) rappresenta una svolta per chi desidera colpire con precisione i brand del proprio ideale customer profile. Le campagne ABM su LinkedIn sono sempre più apprezzate per la loro capacità di evitare costosi strumenti martech, consentendo potenzialmente di concentrare il budget solo sugli account che realmente contano. Tuttavia, questo approccio richiede pianificazione e attenzione, specie considerando i costi elevati delle campagne LinkedIn.

Un tipico errore di molti inserzionisti? Puntare tutto sui lead gen ads, facilmente misurabili e semplici da lanciare, trascurando la forza delle attività upper-funnel come le campagne di brand awareness, il cui impatto spesso si manifesta solo nel lungo periodo. Eppure, la vera efficacia dell’ABM emerge proprio quando upper e lower-funnel vengono integrati: il team autore dello studio ha testato un nuovo framework LinkedIn ABM, capace di collegare la notorietà (upper-funnel) agli effetti concreti sulle campagne di lead generation (lower-funnel).

Il test ha coinvolto oltre 5.800 aziende, suddivise in un segmento test e uno di controllo. Al gruppo test sono state mostrate sia campagne di awareness che di lead generation, mentre il gruppo di controllo ha visto solo annunci lead gen. Un aspetto strategico è stato il targeting delle funzioni aziendali chiave nel settore dei dati, come data scientists e platform leaders. Dopo 90 giorni e grazie a una metodologia rigorosa, i risultati hanno rivelato un incremento del 30% dei lead qualificati per chi aveva ricevuto anche l’investimento upper-funnel: un dato statisticamente significativo, capace di dissipare ogni dubbio sull’impatto concreto della brand awareness sulle performance di generazione lead.

La chiave? Non fermarsi ad acquisire lead, ma valutarne in profondità la qualità: fit score, ruolo, engagement sul sito e feedback delle vendite sono essenziali per massimizzare il valore del capitale umano generato dall’ABM. In ultima analisi, la segmentazione testata può essere adattata per vertical e geografie, ma il messaggio è chiaro: integrare upper- e lower-funnel, misurare ogni step e creare un ciclo di feedback continuo per migliorare costantemente. Una strategia ABM solida e monitorata si conferma così una leva determinante per il successo delle attività B2B su LinkedIn.

Fonte: https://searchengineland.com/upper-funnel-linkedin-abm-461035

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *