Google AI Overviews nella bufera: un post virale accusa l’IA di violare le regole anti-spam proprie di Google

Un’ondata di polemiche travolge Google dopo la pubblicazione di un post virale su X, firmato da Nate Hake, che accusa apertamente il nuovo servizio AI Overviews di infrangere le stesse norme antispam che Big G impone a milioni di siti ogni giorno. Il post è apparso pochi minuti dopo l’annuncio ufficiale del più recente aggiornamento contro lo spam, suscitando un acceso dibattito online.

Nel suo messaggio, Hake ha ironizzato: “Vorrei segnalare uno spammer chiamato ‘AI Overviews’. Si posiziona al primo posto per moltissime query e viola tutte queste regole di Google”, elencando la mancanza di esperienza diretta, l’uso esteso dell’automazione, la mancanza di competenza e il semplice riassunto di contenuti già esistenti. A rendere ancora più tagliente la critica, Hake ha allegato screenshot delle linee guida ufficiali di Google.

Il nodo della questione è di stringente attualità: da quando Google ha inserito le risposte generate dall’IA nei risultati di ricerca, molti siti lamentano un calo drastico del traffico organico. Il fenomeno è ormai noto come “decoupling” delle ricerche: le impression crescono, ma i clic diminuiscono, minacciando il modello di business di chi vive di contenuti sul web. Un déjà vu che riporta alla memoria il celebre tweet del 2014 di Dan Barker, secondo cui Google stessa poteva essere definita una “scraper site”. Oggi, nel 2025, la questione assume toni ancora più accesi, proprio mentre Google si riserva spazi sempre più ampi nelle sue SERP, lasciando agli editori solo le briciole di visibilità.

La provocazione di Hake ha raccolto consensi e polemiche, cristallizzando la tensione tra chi crea contenuti e chi, nel ruolo di motore di ricerca, detta le regole ma sembra poi ignorarle quando si tratta delle proprie soluzioni tecnologiche. Il dibattito è ormai aperto tra publisher, marketer e utenti: la trasparenza e la coerenza delle linee guida saranno decisive per il futuro dell’informazione online.

Fonte: searchengineland.com

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