ChatGPT e Google Search: OpenAI Usa (Segretamente) i Dati di Big G per le Sue Risposte?
Le recenti rivelazioni gettano nuova luce sul funzionamento di ChatGPT: nonostante la narrazione ufficiale di OpenAI, sembra che le risposte dell’assistente AI siano state – e forse siano tuttora – alimentate da dati tratti direttamente da Google Search. A confermare i sospetti che circolavano da tempo è un’inchiesta de The Information, secondo cui OpenAI avrebbe sfruttato SerpApi, un’azienda specializzata nello scraping dei risultati di Google, per arricchire ChatGPT di dati aggiornati su attualità, sport e finanza.
SerpApi, attiva da otto anni e già al centro di polemiche per la sua metodologia di raccolta dati, riportava OpenAI come cliente fino a maggio 2024. Quel riferimento è sparito dal sito dell’azienda senza spiegazioni, ma tracce evidenti restano accessibili grazie alla Wayback Machine. Oltre a OpenAI, tra i clienti di SerpApi figurano anche colossi come Meta, Apple e Perplexity. Parallelamente, Google sembra aver tentato di arginare i crawler di SerpApi, con risultati poco chiari in termini di efficacia.
Questa dinamica è particolarmente interessante se confrontata con la posizione pubblica di OpenAI, che ha sempre dichiarato di basare le ricerche di ChatGPT su un proprio crawler, i dati di Microsoft Bing e licenze ottenute da editori. In realtà, anche durante l’antitrust contro Google, un dirigente OpenAI ha esplicitato che la qualità di Bing lasciava a desiderare e che l’accesso all’indice di Google sarebbe stato un acceleratore potente per le ambizioni di OpenAI nel search. Perfino le dichiarazioni pungenti del CEO Sam Altman, che ha pubblicamente dichiarato “non uso più Google”, sembrano oggi perdere di credibilità.
Per chi si occupa di marketing digitale e SEO, il messaggio è ancora più chiaro: l’indice di Google rimane il fulcro della scoperta e visibilità online, tanto che persino i più avanzati assistenti AI non possono ancora farne a meno. Se Google resta il punto di riferimento anche per i rivali, tutte le strategie digitali dovranno continuare a considerare la SEO una priorità.
Fonte: [Search Engine Land](https://searchengineland.com/openai-chatgpt-serpapi-google-search-results-461226)
