AI e neuroscienze: la nuova frontiera dell’ottimizzazione creativa
Nel panorama competitivo della comunicazione d’impresa, l’efficacia delle campagne creative è sempre più affidata a strumenti in grado di superare la soggettività dei giudizi umani. L’incontro tra intelligenza artificiale e neuroscienze sta aprendo scenari innovativi per ottimizzare i messaggi prima della loro diffusione, permettendo ai brand di affinare la creatività sulla base di dati oggettivi e scientifici.
L’approccio proposto da alcune agenzie all’avanguardia, come la canadese Intercept, consiste nell’utilizzo di piattaforme AI integrate con test neuroscientifici in grado di monitorare le reazioni cerebrali e fisiologiche di campioni rappresentativi alla visione di materiali pubblicitari. In questo modo, si ottiene una mappa precisa delle emozioni suscitate da una creatività, valutando attenzione, coinvolgimento ed efficacia persuasiva senza filtrare il tutto attraverso opinioni o focus group tradizionali.
Questa sinergia tra digitale e neuroscienze non solo riduce il rischio di investire in campagne poco performanti, ma fornisce anche insight approfonditi su ciò che realmente colpisce e motiva il target. L’adozione di questi strumenti trasforma l’ottimizzazione creativa in un processo sempre più scientifico, capace di anticipare il mercato. Una realtà da osservare con interesse per aziende e marketer alla ricerca di vantaggio competitivo nel futuro della comunicazione.
Fonte: Brand News