Contenuti che spiccano tra motori di ricerca tradizionali e generativi: strategie vincenti per il 2025
Negli ultimi anni, creare contenuti digitali di successo significava – quasi esclusivamente – ottimizzare per Google. Tuttavia, la rapida affermazione dei chatbot generativi, veri e propri motori di risposta che sintetizzano informazioni piuttosto che semplicemente elencare link, impone di rivedere radicalmente le strategie. Non basta più posizionarsi nei risultati di ricerca; oggi occorre essere anche referenziati, citati e “ripescati” dalle intelligenze artificiali generative che sempre più utenti scelgono per ottenere risposte rapide e complete.
Il panorama dei comportamenti digitali è in piena evoluzione. Dati Statcounter confermano la predominanza di Google tra i motori di ricerca tradizionali, ma parallelamente cresce a ritmi impressionanti la quota di traffico generata dai chatbot AI: ChatGPT, per esempio, ha raggiunto oltre 55 miliardi di visite in un anno (dato Chillibyte, giugno 2025). Pur restando minoritari, questi strumenti stanno integrando e non sostituendo del tutto la ricerca classica, ma la loro crescita a doppia cifra costringe i brand a presidiare entrambi i fronti, senza erroneamente considerarli identici.
La chiave del successo risiede nella comprensione delle profonde differenze che intercorrono tra il ranking dei motori di ricerca e le citazioni AI. I search engine tradizionali premiano la precisione semantica, la struttura del sito, le solide referenze (backlink, recensioni, E-E-A-T di Google), mentre le AI generative danno maggior valore alle co-citazioni e alle menzioni distribuite in contesti ad alta autorità, anche senza collegamenti ipertestuali espliciti. Per servire efficacemente entrambe le tipologie di motori, le strategie devono includere: pagine ben strutturate, contenuti approfonditi, presenza di Q&A, statistiche a supporto e media ricchi, oltre all’imprescindibile chiarezza e coerenza delle informazioni più essenziali. In aggiunta, va rafforzato il presidio delle co-citazioni, la presenza su fonti autorevoli e una capacità di sintesi che consenta alle AI di vettorializzare facilmente i dati chiave.
In sintesi, la content strategy 2025 è una raffinata integrazione tra le tecniche SEO evolute e le nuove esigenze delle AI, facendo dei contenuti una risorsa polivalente e accessibile sia agli algoritmi più sofisticati che alle intelligenze generative ancora in via di sviluppo. In questo contesto, chi sa adattarsi godrà di una visibilità trasversale e crescente tra strumenti di ricerca sempre più diversificati.
Fonte: searchengineland.com
