Francia frena sul Nutri-Score: nessun obbligo per l’etichetta alimentare
La recente decisione del Senato francese di respingere l’obbligatorietà dell’etichetta Nutri-Score segna un punto di svolta nella gestione della trasparenza alimentare nel paese e in tutta Europa. L’etichettatura, ideata per aiutare i consumatori a compiere scelte più consapevoli sulla qualità nutrizionale degli alimenti, sembrava avviata verso una piena diffusione. Il dibattito politico e commerciale attorno al Nutri-Score riflette le pressioni esercitate sia dai cittadini sempre più attenti alla salute, sia da un’industria preoccupata per i possibili impatti sulle vendite.
Con questa decisione, la Francia ha scelto una linea di maggiore flessibilità, accogliendo le istanze dei produttori che temevano penalizzazioni soprattutto sulle eccellenze locali e sui prodotti della tradizione. La paura principale riguarda il potere delle etichette di semplificare la percezione della qualità degli alimenti, rischiando di mettere in ombra altri aspetti importanti come ingredienti, provenienza e metodo di produzione.
La partita del Nutri-Score, però, non è chiusa: la questione dell’etichettatura trasparente rimane centrale nelle politiche comunitarie e il dibattito prosegue anche a livello europeo. I prossimi mesi saranno determinanti per capire se altre nazioni seguiranno l’esempio francese o se si troveranno compromessi verso soluzioni più condivise. Qualunque sarà l’esito, la sfida della comunicazione chiara tra industria alimentare e consumatori resta più che mai aperta e strategica per il futuro del settore.
Fonte: Brand News
