Incrementalità: la nuova frontiera della misurazione digitale per Meta

Nel panorama in continua evoluzione della pubblicità digitale, i marketer si trovano di fronte a una molteplicità di canali e formati per raggiungere il pubblico. Tuttavia, questa abbondanza introduce una complessità crescente: con un viaggio del consumatore sempre meno lineare e segnato da molteplici punti di contatto, cresce l’esigenza di misurare l’impatto reale delle campagne pubblicitarie.

Le metriche tradizionali, come il click o l’ultimo touchpoint prima della conversione, risultano sempre più inadeguate. Affidarsi al last-click attribution può portare a una sovrastima delle attività di fondo funnel come il search e a un considerevole spreco degli investimenti pubblicitari—si stima che oltre il 35% della spesa pubblicitaria basata su queste misurazioni sia inefficace. La vera sfida odierna è identificare quali touchpoint e campagne generino un impatto incrementale sul business.

Ecco perché Meta, tra i principali player digitali, indica nell’incrementalità il futuro della misurazione. Questa metodologia punta a valutare l’aumento reale di risultati (come vendite o lead) attribuibile unicamente all’attività pubblicitaria, scardinando la dipendenza dalle vanity metrics. Investire in modelli di misurazione incrementale consente alle aziende di ottimizzare in modo autentico le proprie strategie, focalizzandosi su ciò che davvero guida la crescita e l’engagement del pubblico. Guardando avanti, adottare approcci fondati sull’incrementalità rappresenterà un elemento distintivo per chi vuole massimizzare il ROI in uno scenario pubblicitario sempre più frammentato e competitivo.

Fonte: Digiday.com

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