Made in USA su Amazon: il patriottismo non basta a battere il prezzo
Negli ultimi mesi, la dicitura “Made in USA” aveva vissuto un’impennata notevole nelle ricerche su Amazon, segnalando l’interesse crescente dei consumatori per i prodotti di produzione nazionale. Questo fenomeno era stato alimentato, in parte, dal timore diffuso di aumenti dei prezzi dovuti a nuovi dazi e tariffe commerciali. Per molti rivenditori online, si era aperta la speranza di acquisire un vantaggio competitivo puntando sulla manifattura americana.
Eppure, questa tendenza si è sgonfiata con sorprendente rapidità. Secondo i nuovi dati richiesti da Momentum Commerce, il volume delle ricerche per prodotti “Made in America” è diminuito drasticamente già entro luglio 2025, tornando quasi ai livelli dello stesso periodo dell’anno precedente. Persino durante il picco di questa tendenza, l’effetto sulle vendite è stato minimo: la preferenza patriottica si è rivelata meno incisiva rispetto a quella, più pragmatica, del prezzo.
Questa evoluzione conferma come, anche su una piattaforma globale come Amazon, la leva del prezzo resti la più potente nel determinare le intenzioni d’acquisto. Le aziende intenzionate a valorizzare la produzione locale dovranno, quindi, abbinare narrazioni identitarie a strategie di pricing competitive se vorranno davvero trasformare il sostegno retorico in risultati concreti.
Fonte: digiday.com