Assegno circolare non trasferibile: La guida su come si compila, incassa e scadenza

L’assegno circolare non trasferibile probabilmente è meno conosciuto rispetto al normale assegno bancario nonostante questi presentato dei tratti e delle caratteristiche comuni.

Tuttavia l’assegno circolare presenta determinate peculiarità che lo distinguono dal normale assegno e che di conseguenza lo rendono uno strumento di pagamento decisamente più sicuro di quanto non si possa pensare.

Si spiegherà ora, nel modo più chiaro ed esaustivo possibile, cos’è l’assegno circolare, come si compila un assegno circolare non trasferibile, come si incassa un assegno circolare non trasferibile e la scadenza dell’assegno circolare.

Cos’è l’assegno circolare non trasferibile

Iniziamo col dire che l’assegno circolare non trasferibile è uno strumento di pagamento o, più precisamente, è un titolo di credito a vista, ovvero, che è un titolo che permetterà di ottenere l’importo indicato nel momento in cui questo sarà presentato alla banca per la riscossione.

E’ un perfetto sostituto del denaro contante ed è solitamente utilizzato per il pagamento di cifre importanti dato la sua particolare sicurezza e affidabilità come strumento di pagamento.

L’assegno circolare è di norma non trasferibile, ovvero le banche rilasciano direttamente assegni circolari con la clausola della non trasferibilità.

Tuttavia la normativa in materia prevede la possibilità che il cliente possa richiedere all’istituto l’emissione di un assegno circolare che non presenta tale clausola (e quindi un assegno circolare trasferibile) se però l’importo dell’assegno non sia uguale o superiore a 1.000 euro.

In questo caso il cliente è tenuto a versare a titolo di imposta di bollo, per ogni assegno circolare trasferibile emesso, un importo di 1,50 euro.

Con l’assegno circolare trasferibile sarà perciò permesso girare l’assegno mentre con l’assegno circolare non trasferibile non sarà possibile effettuare la girata, quindi il beneficiario indicato sul titolo sarà l’unico soggetto ad essere legittimato ad incassare l’assegno senza possibilità di girarlo.

Differenza tra assegno circolare e assegno bancario

Come si è già accennato sopra vi è una differenza tra l’assegno circolare e l’assegno bancario, poiché questi titoli di credito, oltre ad essere differenti nelle modalità attraverso le quali questi vengono emessi, presentano delle sostanziali differenze in tema di garanzie nella riscossione del credito vantato dal beneficiario.

Capiamo il perché. Per quanto riguarda la modalità di emissione dell’assegno bancario, abbiamo che il cliente della banca, all’occorrenza può rilasciare ad un proprio creditore un assegno bancario come mezzo di pagamento anziché utilizzare il classico contante.

Ciò rappresenta un enorme vantaggio perché il soggetto al momento dell’acquisto, qualora fosse sprovvisto di denaro contante può comunque procedere alla compera rilasciando appunto l’assegno. Su questo versante, l’assegno circolare risulta essere meno “comodo” rispetto all’assegno bancario in quanto l’assegno circolare viene emesso direttamente dalla banca.

Ciò significa che al cliente è preclusa la possibilità di poter emettere direttamente lui stesso un assegno circolare (mentre ciò è possibile con gli assegni bancari dato che la banca fornisce al cliente che lo richiede un apposito carnet degli assegni).

Dall’altro lato però, quello che in apparenza, agli occhi inesperti, potrebbe rappresentare uno svantaggio in quanto il soggetto risulterebbe essere costretto a recarsi di volta in volta presso la filiale della banca, in realtà ne rappresenta un pregio in virtù del fatto che l’assegno circolare è molto più sicuro rispetto all’assegno bancario.

Infatti, mentre l’assegno bancario può essere rilasciato dalla persona al momento dell’acquisto nonostante sul conto corrente del soggetto che emette l’assegno non vi sia la coperta necessaria di fondi liquidi (in questo caso si dice che l’assegno è scoperto) ciò non può accadere con l’assegno circolare. Vediamo perché nel prossimo paragrafo.

Assegno circolare: come si richiede

Per poter richiedere l’assegno circolare abbiamo detto che è necessario recarsi presso la filiale di una banca. A questo punto si comunicherà all’addetto della banca l’intenzione di emettere un assegno circolare. Il cassiere però, prima di emettere l’assegno, dovrà assicurarsi che sul conto corrente del cliente vi sia un saldo tale da consentire l’emissione dell’assegno.

In poche parole se nel paragrafo precedente abbiamo visto che vi è la possibilità che venga rilasciato un assegno bancario scoperto con l’assegno circolare ciò non può avvenire, quindi l’assegno circolare è sempre coperto in quanto il cassiere ha prelevato dal conto corrente del cliente (oppure questo ha versato alla banca del denaro contante) l’importo dell’assegno contemporaneamente all’emissione dello stesso.

Ecco quindi spiegato come l’assegno circolare sia lo strumento di pagamento maggiormente preferito qualora sia necessario effettuare l’acquisto di un bene di un certo valore, in quanto trarranno beneficio dall’assegno sia l’acquirente che potrà quindi dimostrare di aver effettivamente effettuato il pagamento, sia per il venditore poiché non avrà la paura di ricevere un assegno bancario scoperto.

Assegno circolare non trasferibile: come si compila

A differenza dell’assegno bancario che deve essere compilato dal cliente della banca, l’assegno circolare non trasferibile è compilato direttamente dalla banca. Nonostante il cliente non è tenuto alla compilazione è sempre importante conoscere le regole di compilazione per controllare eventuali errori da parte del cassiere.

Innanzitutto nella parte all’alta dell’assegno saranno indicati il luogo (importante per definire se l’assegno è emesso su piazza o fuori piazza) e la data dell’emissione dell’assegno, il nome della banca, occorre poi verificare che sull’assegno sia presente la dicitura pagherà a vista per questo assegno circolare, dovrà essere indicato sia l’importo in cifre che in lettere, dovrà essere obbligatoriamente presente per importi pari o superiori a 1.000 euro la clausola di non trasferibilità, il numero dell’assegno, il nome del beneficiario e la firma della banca che emette l’assegno.

Assegno circolare non trasferibile: come si incassa

L’assegno circolare non trasferibile è un titolo di credito a vista e in virtù di ciò l’assegno circolare non trasferibile si incassa nel momento stesso in cui l’assegno è presentato dal beneficiario in banca.

E’ importante ricordare che essendo l’assegno non trasferibile non saranno valide eventuali girate apposte sul retro dello stesso poiché il soggetto che potrà incassare l’assegno sarà esclusivamente il beneficiario.

Il beneficiario quindi potrà richiedere, se correntista presso la banca cui si è recato per l’incasso, di depositare l’importo dell’assegno direttamente sul conto corrente oppure può ritirare l’importo dell’assegno direttamente in contanti presentando però, in questo, i documenti di riconoscimento richiesti dalla banca per adempiere alla normativa anti-riciclaggio.

Assegno circolare non trasferibile: scadenza

La preoccupazione di molte persone è che superato un certo periodo di tempo l’assegno circolare non trasferibile scada e non sia più possibile incassarlo perdendo per sempre la possibilità di ritirare l’importo dell’assegno.

In realtà l’assegno circolare non scade, sarà perciò possibile incassarlo in qualsiasi momento anche se è consigliato tenere a mente delle scadenze per evitare spiacevoli sorprese.

Infatti per evitare che l’assegno circolare non trasferibile possa essere revocato è necessario che questo sia incassato entro 8 giorni nel caso in cui l’assegno circolare non trasferibile è emesso su piazza, oppure entro 15 giorni nel caso in cui l’assegno sia emesso fuori piazza, ovvero il beneficiario presenta l’assegno all’incasso in un comune differente rispetto a quello di emissione dell’assegno.

Quindi le scadenze relative agli assegni circolari non trasferibili si limitano esclusivamente alla possibilità che l’assegno possa essere revocato ma non esiste una vera e propria “scadenza”.