Piano Ammortamento Mutuo: Come si calcola e anticipazioni 2023
Piano Ammortamento Mutuo: cosa tenere a mente
Il piano di ammortamento del mutuo consiste nella suddivisione e nel calcolo delle rate che portano alla restituzione del prestito coperto dall’ipoteca. Può essere determinato con facilità se si conoscono i semplici meccanismi che lo regolano. Occorre tenere in considerazione alcuni fattori, come la quota capitale, l’ammontare del prestito, il capitale residuo per ogni mese, l’importo della rata e l’interesse applicato.
Infatti la rata è composta dagli interessi e dalla quota capitale e l’ammontare delle due frazioni varia a seconda del tipo di ammortamento applicato. Esistono varie tipologie di piani di ammortamento, ognuna delle quali presenta caratteristiche e modalità di calcolo diverse. In questo modo è possibile determinare quale sia la soluzione migliore per le proprie esigenze e quella più conveniente dal punto di vista economico.
Come calcolare il Piano Ammortamento Mutuo
Per calcolare i piani di ammortamento bisogna considerare l’ammontare degli interessi maturati nel periodo cui la rata si riferisce e il fatto che la somma delle quote capitale delle rate deve essere pari all’intero prestito erogato dalla banca in origine.
Nella maggior parte dei casi si fa riferimento al piano di ammortamento francese a rata costante. Si tratta della soluzione più semplice e facile da calcolare perché i rimborsi mensili sono tutti uguali a eccezione delle situazioni in cui si verificano variazioni di tasso.
Proprio per le sue caratteristiche l’ammontare della quota interessi tende a diminuire fino ad azzerarsi man mano che ci si avvicina alla scadenza naturale del mutuo. Infatti questo valore viene calcolato sull’entità del debito residuo. Invece la quota capitale della rata cresce con il tempo per mantenere costante l’importo del rimborso mensile.
Di conseguenza risulta essere conveniente l’estinzione del mutuo prima della sua naturale data di scadenza nel primo periodo successivo alla sottoscrizione. Al contrario, si hanno pochissimi vantaggi nel chiudere il finanziamento poco prima della sua cessazione perché vengono previste delle penali per compensare la banca del mancato pagamento degli interessi.
Come calcolare il piano di ammortamento mutuo dopo la variazione di tasso
Le caratteristiche del piano di ammortamento francese consentono un calcolo facile e veloce quando il finanziamento adottato è a tasso fisso. Nel caso in cui il mutuo sia regolato a tasso variabile si hanno cambiamenti ogni volta che il valore Euribor subisce delle variazioni.
La soluzione più corretta dal punto di vista logico consiste nell’abbandonare il vecchio piano di ammortamento e do calcolarne uno nuovo facendo riferimento soltanto al periodo di tempo rimanente prima della naturale conclusione del mutuo. Si tratta di criterio più lineare dal punto di vista matematico, tuttavia non tutte le banche decidono di applicarlo.
Infatti alcuni istituti di credito e società finanziarie optano per continuare ad applicare il piano di ammortamento originario del mutuo e seguono le vecchie modalità previste per il rientro del capitale. La prima soluzione consiste teoricamente nell’estinguere, al momento della variazione del tasso, il prestito per aprire subito un nuovo finanziamento applicando il tasso di interesse diverso.
Tuttavia le banche che mettono a disposizione della clientela questa possibilità consentono di evitare le penali che sono tradizionalmente associate alla chiusura anticipata di un mutuo. Bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti per verificare quale sia la modalità di gestione più conveniente:
- le banche preferiscono mantenere il piano di ammortamento originario per tutta la durata del mutuo perché garantisce una procedura più facile e veloce rispetto alla soluzione alternativa. Infatti l’istituto bancario non deve aggiornare e modificare il piano di ammortamento a ogni variazione di tasso;
- mantenendo sempre il piano di ammortamento originario il titolare del mutuo conosce fin dal principio quali saranno le spese per l’estinzione anticipata del finanziamento a ogni scadenza;
- la variazione del tasso applicato comporta modifiche nell’importo della rata, che non avrà più un importo costante per l’intera durata del mutuo. La perdita del criterio di costanza può portare a un disorientamento del cliente e mette in discussione la caratteristica principale che rendeva il piano di ammortamento francese così conveniente. Infatti, persino durante periodi di stabilità dei tassi, l’ammontare della nuova rata tenderà a crescere oppure a diminuire.
Strumenti online a disposizione
Per calcolare il piano di ammortamento mutuo sono disponibili diversi strumenti online che consentono di determinare in maniera facile e veloce l’ammontare delle rate per il rimborso. Di conseguenza si può pianificare nei minimi dettagli quali siano la modalità e la soluzione migliori per la restituzione del prestito rata per rata.
In secondo luogo su piattaforme online come www.mutuionline.it/guide-mutui/calcolo-ammortamento-mutuo.asp diventa possibile effettuare anche il calcolo della rata singola, utilizzando lo strumento integrato. In questo modo si può conoscere anche l’importo totale del rimborso, suddividendo questo valore nella quota interessi e in quella capitale.
Si tratta quindi di una funzione molto utile per confrontare fra loro varie offerte di mutuo erogate da istituti di credito, società finanziarie e banche . Bisogna inserire all’interno dei relativi la durata del mutuo (da 1 a 40 anni), la somma che si richiede alla banca e il tipo di tasso a regime che si desidera applicare. Si può scegliere tra il tasso fisso, IRS + e quello Euribor 1M +, 3M + o 6M +.
Piano Ammortamento Mutuo: anticipazioni 2023
Per il 2023 sono previste diverse novità per quanto riguarda il calcolo del piano di ammortamento mutuo, la più importante delle quali riguarda la sostituzione del valore Euribor con un nuovo indice. Di conseguenza non solo non si userà più il tasso di prestito interbancario, ma anche il tasso variabile applicato ai mutui subirà notevoli cambiamenti e sarà diversamente calcolato.
Infatti il tasso Euribor viene considerato poco affidabile dallo European Money Market Institute perché le banche che hanno sottoscritto gli accordi in tal senso sono in numero ridotto. Proprio per questo motivo l’indice non è considerato un termine di paragone, bensì un compendio dei costi del denaro applicati da alcuni istituti di credito europei che erogano prestiti tra loro adottando diverse scadenze.
Per superare il fatto che le differenti banche utilizzano numerosi tassi variabili in base alle proprie esigenze è diventato necessario razionalizzare questo settore. Il nuovo indice Euribor sarà basato in parte sui costi del denaro legati alle transazioni di mercato, ma saranno tenuti in considerazione altri elementi per garantire una maggiore stabilità e trasparenza.
Il sistema ibrido consente quindi di limitare l’ esposizione dell’Euribor alle fluttuazioni finanziarie. In base alle ultime indiscrezioni già alla fine del 2023 saranno pronti gli algoritmi per il calcolo dell’indice, ma l’entrata effettiva in vigore della nuova modalità di gestione avverrà in un paio d’anni per garantire un periodo di transizione.
Inoltre i tassi variabili applicati ai mutui avranno una maggiore fluttuazione perché non dipenderanno più esclusivamente dalle decisioni delle banche. Questo fatto porta alcuni analisti a prospettare un aumento dei tassi che renderà i mutui a tasso variabile più costosi.