Mutuo Chirografario: Cos’è e come fare per ottenerlo

Parleremo del mutuo chirografario cos’è e come fare per ottenerlo ma soprattutto in quali circostanze vale la pena chiederlo e quando invece è il caso di ricorrere ad altre forme di finanziamento. Se non ne avete mai sentito parlare, è arrivato il momento di mettervi a conoscenza perchè potrebbe tornarvi utile.

Mutuo Chirografario: Cos’è e definizione

Sono poche le persone che sanno esattamente cos’è un mutuo chirografario. Bisogna subito dire che si tratta di un finanziamento anche se viene gestito in maniera diversa di un comune prestito. In che senso?

Prima di tutto è una tipologia di prestito che non richiede nessuna forma di garanzia, quindi non è necessaria una fideiussione e tanto meno un’ipoteca.

Per rendere valido il contratto occorre firmare soltanto il documento, detto appunto chirografo, con il quale vi impegnate, nei confronti dell’istituto di credito a rimborsare, a scadenze concordate, il prestito che vi è stato erogato.

Potete ricorrere a questa forma di prestito soltanto se la richiesta della somma è di piccola entità, vale a dire deve essere inferiore o pari a 30mila euro.

In poche parole sono prestiti che vengono approvati dagli istituti finanziari senza la necessità di presentare visibili garanzie, ma tutto rimane incentrato su un’autocerficazione del reddito. Invece di impegnare attività e beni, i mutuari mostrano la loro storia creditizia su un documento che poi firmano a calce.

Quando richiedere un prestito chirigrafario

Quando chiedete un prestito per acquistare una nuova auto di solito il finanziamento è garantito, in caso di mancato pagamento delle rate, il creditore ha tutti i diritti di portarvi via l’auto.

Lo stesso vale per i mutui per la casa. Se non siete in grado di rimborsare la rata, rischiate di essere costretti a uscire dall’abitazione. I prestiti alle imprese possono essere garantiti o non garantiti, ma in questo caso vi verranno richieste delle garanzie personali, quindi per poter finanziare la vostra impresa sarete costretti a impegnare la vostra casa o altri beni.

Con il mutuo chirografario il problema non sussiste perché non prevede garanzie, ma in alcuni casi particolari la banca potrebbe richiederle.

Quando non disponete dei requisiti necessari per ottenere il denaro desiderato potete garantire il mutuo attraverso garanzie cambiarie o dando in pegno titoli oppure avalli.

Il mutuo chirografario viene spesso concesso ad aziende e imprese, i privati possono accedervi se il finanziamento viene richiesto per affrontare lavori condominiali, come l’acquisto di un bene, l’installazione di impianti fotovoltaici o apportare un miglioramento energetico allo stabile o ancora per eseguire lavori di ristrutturazione o creare spazi comuni per condomini, in questi casi per la banca è difficile procedere all’ipoteca poiché il bene appartiene a più persone, quindi ricorrere al mutuo chirografario è una valida alternativa.

Bisogna anche considerare che il mutuo chirografario dura da 18 mesi a 10 anni. Come accade per qualsiasi mutuo, la sottoscrizione del finanziamento prevede che venga risarcito in rate mensili o trimestrali e che vengano calcolate dividendo l’importo erogato per il numero di rate scelte, sommando poi ad esse la quota interessi che verrà calcolata in base a un tasso, che a seconda la scelta, può essere fisso o variabile.

Mutuo chirografario: quale tasso scegliere

Una delle differenze sostanziali che passa tra un mutuo chirografario e un mutuo ipotecario è il tasso d’interesse che nel primo caso, proprio perché non è richiesta nessuna garanzia, è più alto.

Il tasso variabile ha i suoi pro e i suoi contro, visto che viene calcolato facendo riferimento a uno o più parametri di indicizzazione può accadere che l’importo della rata da corrispondere non è mai uguale, non solo a volte potrebbe anche aumentare.

Con il tasso fisso le rate rimangono tutte dello stesso importo fino all’estinzione del debito, però se ci fosse una riduzione dei tassi di mercato non potete usufruirne.

Particolari forme di mutuo chirografario

Esistono diverse forme di mutuo chirografario, oltre al comune prestito che abbiamo visto fin’ora, dove è sufficiente la firma del richiedente per ottenere il finanziamento, senza presentare ulteriori garanzie, esistono altre due forme: il prestito chirografario che prevede il pagamento di un’unica rata e quello con ammortamento differito.

Il primo consente di restituire il finanziamento pagando normali rate e alla fine estinguere il debito con un’unica rata di importo superiore. Il secondo è più semplice e conveniente per chi ottiene il finanziamento perché il pagamento della prima rata avviene dopo sei mesi dall’erogazione della somma.

Per ottenere il mutuo chirografario è sufficiente presentare la busta paga o il cedolino della pensione. Difatti per estinguere il debito è possibile cedere il quinto di entrambi. Per l’isituto di credito questa forma di rimborso è la soluzione più sicura e rappresenta a tutti gli effetti una garanzia.

Anche il prestito finalizzato è chirografario?

La risposta a questa domanda è affermativa, perché i prestiti finalizzati riguardano piccole somme che vengono richieste per acquistare principalmente un elettrodomestico.

La banca non andrebbe mai a ipotecare una lavatrice o un frigorifero, questo però non vuol dire che l’isituto di credito non faccia tutti i dovuti controlli prima di erogare la somma, anche perché in caso di mancato pagamento delle rate saranno applicate comunque delle penali.

Per un mutuo chirografario quando la sola firma non basta, anche se rimane il principale strumento di garanzia, viene richiesta la firma di un garante.

Svantaggi e vantaggi di un mutuo chirografario

Non sempre il mutuo chirografario viene concesso, se da una parte è vantaggioso per chi lo richiede non è altrettanto per il creditore.

Le banche di solito non sono propense a concederlo poiché le somme erogate non superano i 75 mila euro per le persone fisiche e i 120 mila euro per le persone giuridiche e poi bisogna considerare che più la garanzia è debole e più il finanziamento si abbassa di importo.

Difficilmente viene stipulato un mutuo chirografario se la durata del contratto eccede i 10 anni, poi là dove c’è un immobile su cui aggiungere un’ipoteca, le banche preferiscono, solo per convenienza, accordare un mutuo differente.

A questo punto è lecito chiederci quando è utile stipulare un mutuo chirografario. Si ricorre a questo particolare finanziamento quando le somme commissionate sono di ridotta entità, quando il finanziamento serve per restaurare o ripristinare la funzionalità di un bene comune, per esempio un condominio, quando la durata di rimborso è breve.

Mutuo chirografario: anticipazioni 2023

In base ai dati in nostro possesso il 2023 potrebbe essere un anno vantaggioso per i mutui chirografari. Per molti anni questo tipo di finanziamento è stato chiuso in un cassetto, oggi sta tornando in auge.

La concessione del debito sta cambiando e gli istituti di credito si stanno mettendo in linea con i concorrenti. Questa tipologia di mutuo potrebbe essere lo strumento adatto a consentire soprattutto ai giovani di accedere a piccole somme di credito anche per l’acquisto di un immobile, l’importante che l’importo non sia eccessivamente alto.

In un epoca dove i giovani lasciano presto la casa paterna, potrebbe essere la scelta giusta per disporre di una somma di denaro per l’acquisto di un monolocale. Se le garanzie presentate dal cliente non fossero soddisfacenti, può sempre intervenire un genitore apponendo la firma come garante.