Quotazione Petrolio

COS’E’ IL PETROLIO E QUALE IMPORTANZA HA AVUTO IN PASSATO?

Negli strati superficiali della superficie terrestre, in diversi giacimenti si può trovare un liquido viscoso e infiammabile, “il petrolio”, chiamato pure “oro nero” che, una volta estratto dagli stessi depositi minerari, da grezzo lo si può trasformare in altri prodotti lavorati, proprio perchè può subire qualsiasi trattamento voluto, studiato e organizzato dall’uomo.

Questa miscela giallo-bruna liquida e, al tempo stesso oleosa, ha suscitato da sempre fascino nella mente dell’uomo, accompagnandolo nella sua storia da secoli.

E’ bene sapere infatti che, fin dall’antichità ogni etnia si serviva di questa mescolanza di idrocarburi gassosi e soliti, uniti da minuscole porzioni di prodotti organici ossigenati, solforati e azotati, posta in naturali depositi presenti nel sottosuolo, nelle sue varie profondità non necessariemente specificate e in terreni di differente ere geologiche, il più delle volte sedimentari, per elaborare medicinali con proprietà lassative e lenitive, bitume, per far funzionare i primi strumenti di illuminazione e, purtroppo per impieghi bellici.

Infatti, bisogna ricordare che, inizialmente, a seguito della politica di espansione politica ed economica araba, l’Occidente ha conosciuto questo straordinario olio salutare, proprio per le sue capacità medicinali, tanto da far diffondere, con estrema facità e rapidità, le sue qualità terapeutiche, utilizzate negli antichi centri termali e che la medesima sostanza oleosa, nel 1556 prese il nome di “petrolio”, termine che, allora fu utilizzato dal mineralogista tedesco Georg Bauer, nel suo trattato.

La prima industria petrolifera sorse negli Stati Uniti, precisamente nel 1850, per poi dar vita, dopo nove anni, al primo pozzo petrolifero fruttuoso.

Il tutto, purtropppo, sino agli inizi del ventesimo secolo non suscitò un particolare interesse nazionale che, con l’avvento del motore a combustione interna migliorò grandemente, creando rincari di richieste che, sfortunatamente non si potettero, col tempo più soddisfare per l’esaurimento dei giacimenti locali in Ontario e Pennsylvania, arrivando ai “boom petroliferi” in California, Oklahoma e Texas, mentre gli altri paesi del mondo, cominciarono ad impiegare a livello industriale le grandi ricchezze petrolifere accantonate nelle loro proprietà coloniali.

INIZIO DELLA CRISI DEL PETROLIO

Ecco che, con estrema facilità il petrolio riuscì ad acquistare ancor più fama, divenendo il combustibile più richiesto, infatti si era potuto constatare, sin dagli inizi del XXI secolo che il petrolio diveniva fonte quasi del tutto essenziale, in percentuale al 90%, per coprire il fabbisogno di combustibile nel mondo.

Però, dopo la crisi energetica del 1973 e quella del 1979, insorsero serie preoccupazioni da parte dell’interesse collettivo mondiale, dato che le risorse di questo prodotto maggiormente richiesto, essendo scorte limitate, erano destinate a finire, considerando quelle sfruttabili economicamente.

Quest’inquitudine reale, sfortunatamente fece aumentare il prezzo del petrolio, manifestando gravose variazioni economiche imprevedibili e accentuate, tanto che l’OPEC (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio) stabilì di tagliare la produzione per far crescere i costi dell’oro nero.

STORIA SUL VALORE DEL PETROLIO

Tanti paesi del Medio Oriente, produttori di petrolio, durante la guerra del Kippur, per l’aiuto Occidentale recato ad Israele, incominciarono a ridurre la loro produzione, facendo slittare rapidamente i prezzi e provocando embargo che nel 1974 cessò di esistere, al punto che il petrolio tornò ad essere, nuovamente accessibile, senza trascurare che, lo stesso fenomeno lasciò delle forti conseguenze all’economia mondiale, come il trauma successivo procurato dalla guerra tra Iraq e Iran che presentò nuovi aumenti di prezzi inopportuni, per l’interruzione delle esportazioni del petrolio da parte degli Iracheni che, naturalmente provocò insoddisfazioni, alla domanda in tutto il mondo, sempre più in crescita, tanto che si cercò di far sviluppare la produzione di petrolio in altri paesi per fare in modo che l’occidente non dipendesse più, così fermamente alle situazioni mediorientali.

Grazie alle previsioni di esaurimento scorte e al tutto accaduto la coscienza internazionale decise di economizzare l’energia, portando alla diminuzione della domanda di petrolio e a quella di produzione dei paesi dell’OPEC, dato il presagire di forti cali e per mantenere prezzi elevati di vendita, tenendo conto che, nel 1986 l’Arabia Saudita raddoppiò la sua produzione per controbattere quel che gli altri paesi produttori non avevano salvaguardato.

Nonostante questo, i prezzi scesero sempre più, provocando rincari sui consumi e quotazioni del petrolio senza pace economica, perchè colpiti sempre da avvenimenti nuovi, come la crisi finanziaria del 1997 in Asia e gli accordi tra i vari paesi produttori. Si è potuto constatare, nel contempo che il prezzo del barile, dal 2001 continuava a crescere per l’aumento della domanda internazionale, facendo capire, inoltre che lo stesso valore sarà destinato ad innalzarsi sempre per la fatica che ha il petrolio ad essere estratto, perchè destinato a finire.

COME SI STABILISCE IL VALORE DEL PETROLIO?

E’ bene sapere che il petrolio grezzo, prima di essere quotato sui mercati finanziari, viene assemblato in unità date dal barile, considerando che uno di questi equivale a 159 litri di oro nero e che il valore attribuitogli viene quotato 24 ore su 24 sul mercato internazionale, stabilendo delle piazze principali, come potrebbero essere Londra per il Brent e New York per il WTI.

PERCHE’ VARIA IL VALORE DEL BARILE DI PETROLIO?

Bisogna apprendere, inoltre che il valore del barile di petrolio è soggetto ad oscillamenti e, spesso a forte instabilità, provocate dagl’investimenti organizzati su scala internazionale, tanto da condizionare direttamente e non il prezzo, come sono del resto tutti gli attivi finanziari, in Borsa quotati.

Oltre a ciò, le variazioni del valore del barile di petrolio dipendono d’offerta, considerando che l’OPEP (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio) stabilisce la quantità dei barili prodotti quotidianamente e che le pubblicazioni del tutto potranno e dovranno essere visionate attentamente dai trader.

Come l’offerta, la domanda ha, pure la sua importanza, tanto che si può dire con certezza che i consumi dichiarati e richiesti influiscono grandemente su quel che è il valore del barile di petrolio.

IL PREZZO DEL PETROLIO SUI MERCATI FINANZIARI

Si è voluta precisare la storia del petrolio ed ogni avvenimento ad essa correlato per far capire come l’intero contesto economico e sociale abbia e può tuttora, se si dovessero verificare nuovi eventi, influire sull’andamento del relativo prezzo, al punto di poter esaminare concretamente quello reale, cosiderando le tendenze attuali che realizzano utili o perdite trattando l’oro nero con i CFD, vale a dire con gli strumenti finanziari il cui prezzo vien fuori dal valore di altre forme di mezzi d’investimento.

Si deve prendere in considerazione la tendenza generale del prezzo del petrolio che in diretta renderà visibile il corrispondente rialzo o il ribasso, considerando che se la stessa inclinazione dovesse essere netta si potrebbero usare i grafici a breve termine per visualizzare in modo preciso l’istante in cui questa si capovolgerà, al fine di poter raggiungere profitti a breve termine.

NEGOZIAZIONE DEL PETROLIO

Quando si parla di negoziazione del petrolio, è bene visualizzare attentamente i suoi mercati spot, all’interno dei quali il petrolio greggio e i suoi relativi raffinati vengono acquistati e venduti a breve termine, tenendo conto che in tale contesto si possono scambiare, separatamente anche vari prodotti ricavati, stabilendo, giornalmente il prezzo e i valori del petrolio, tanto da poter essere un eccellente riferimento all’intera economia mondiale e vedendo come figure principali le compagnie petrolifere direttamente attive sui mercati, grazie le loro filiali e servizi di trading.