Carta PostePay: come evitare le truffe e vivere felici

Carta PostePay: Come Evitare le Truffe

Dalle clonazioni ai nuovi metodi di phishing via SMS e WhatsApp, ecco quali sono tutti i rischi di truffe che corrono i possessori della carta PostePay.

PostePay, la carta di PosteItaliane, è ampiamente diffusa e utilizzata per il suo sistema di pagamento, soprattutto per gli acquisti online, apparentemente sicuro. È una carta prepagata ricaricabile e nel malaugurato caso in cui vi venga sottratto del denaro, perderete solo quello che avete caricato e anche in questo caso, c’è la possibilità di denunciare il furto e riceverne il rimborso.

Tuttavia, è bene essere informati, in modo da poter evitare di essere truffati: anche perché, oggi come oggi, l’inganno è sempre dietro l’angolo!

Quali sono le truffe più comuni in cui si può incorrere?

Sicuramente, la truffa più comune in cui ci si può imbattere è la clonazione della carta PostePay. Si tratta di un attacco da parte dei cosiddetti hacker, ovvero dei criminali informatici, che una volta essere riusciti ad acquisire i dati della vostra carta, utilizzano il denaro presente per effettuare pagamenti, ricaricare altre carte prepagate o aumentare il credito telefonico.

Nel caso in cui vi doveste accorgere di addebiti anomali, che non riconoscete come vostri, provvedete subito a denunciare il fatto alla Polizia Postale e ai Carabinieri; utilizzando la procedura chiamata “chargeback”, dovrete inviare la denuncia e il vostro estratto conto alle PosteItaliane, indicando i suddetti pagamenti anomali, insieme alla fotocopia della vostra carta e i documenti contabili.

La società, in questo caso, provvederà tempestivamente a verificare se si tratta di una vera truffa e avrà cura di rimborsarvi il denaro, indebitamente sottratto, entro sessanta giorni lavorativi.

Un’altra truffa che sta prendendo sempre più piede, soprattutto con l’avvento dei social network, è quella che riguarda l’acquisto di merce tra due privati. Sempre più spesso, infatti, accade che il venditore e il compratore si conoscano e si mettano in contatto attraverso gli innumerevoli portali di compravendita che sono presenti in rete; quello che accade, in qualche caso, è che una volta completata la trattative e dopo aver predisposto l’invio del denaro, l’articolo in effetti non arrivi.

L’unico modo, in questo caso, per prevenire di essere raggirati, è quello di provare il più possibile ad accertarsi dell’identità di chi ci sta di fronte e rifiutarsi, categoricamente, di effettuare il pagamento attraverso la carta PostePay.

Nel caso in cui vi siate fidati pagando lo stesso con la ricaricabile e siate stati truffati, denunciate il tutto alle autorità competenti, ma non sperate in un rimborso.

Anche nel caso in cui siate voi a vendere della merce, potete incappare in qualche fantomatico acquirente che altro non desidera che prosciugarvi il conto.

Dopo aver pubblicato il vostro annuncio, potete essere contattati da un potenziale cliente che vi chiederà il vostro numero di cellulare, magari con la scusa di accordarvi meglio.

Al termine della lunga trattativa, via Whatsapp o SMS, scoprite che non risiede in Italia, ma fuori molto spesso fuori dall’Europa (nella maggior parte dei casi in Costa d’Avorio). A questo punto, il truffatore vi dirà che per procedere al bonifico bancario, dovrete pagare una tassa nazionale, che ammonta ad una certa percentuale sulla somma del suddetto bonifico.

In realtà, ora la truffa è assolutamente palese visto che i metodi di pagamento utilizzati non consentono di risalire a chi ha riscosso il denaro. Di fronte ad una vostra risposta negativa o all’accenno di un dubbio, in quel preciso momento, salterà fuori l’astuzia dell’acquirente.

Tenterà in ogni modo di convincervi che è davvero interessato al vostro articolo e per dimostrarvi la veridicità di quello che fice vi invierà delle immagini, o un documento PDF, di un presunto funzionario locale che vi conferma la necessità di pagare questa tassa.

Chiaramente si tratta di un documento falso. Il consiglio che da PosteItaliane è quello di non rilasciare mai i vostri dati personali e, soprattutto, di non versare somme di denaro se non siete assolutamente certi dell’identità dell’altra persona. Inoltre, e questo vale come consiglio diffuso, una dose di buon senso, solitamente, aiuta nel comprendere quelle che sono situazioni di rischio e tenersene il più possibile alla larga.

Truffe 2.0 – il phishing è la nuova frontiera per accedere al vostro denaro

L’ultima frontiera delle truffe si appoggia agli strumenti di comunicazione che utilizzate sui vostri cellulari, in particolare SMS e Whatsapp. Sotto il nome di phishing (letteralmente “pescare”), si intende il tentativo di acquisire i dati della vostra carta.

Come lo fanno? Essendo le carte prepagate molto diffuse (e in particolar modo la PostePay), è estremamente probabile che, inviando messaggi a pioggia, si trovino molti possessori della carta. Inoltre, nel il circuito PostePay, circola molto denaro e i criminali informatici hanno affinato le tecniche per adescare gli ignari consumatori. Inviandovi un messaggio allarmistico, che volutamente non riuscirete a visualizzare correttamente vi si rimanda ad un link, che dovrebbe aiutarvi e spiegare meglio il contenuto del messaggio.

Una volta cliccato sul link, verrete rindirizzati ad una schermata pressoché identica a quella di PosteItaliane. Dallo stile, dai colori, dal font, è molto difficile rendersi conto che non si tratta del sito ufficiale. Una volta qui, riceverete un messaggio che vi informerà che hanno provveduto a bloccare momentaneamente il vostro conto per motivi di sicurezza.

A questo punto, se desiderate sbloccarlo, dovrete inserire le vostre credenziali e i dati della carta, in modo tale da confermare la vostra identità.

Una volta compilate le richieste, vi invitano a sbloccare il conto appena possibile e a cliccare il tasto Procedi. Al termine della procedura, gli hacker che stanno dietro alla truffa avranno accesso al vostro conto e saranno quindi in possesso del vostro credito che tenderanno a spenderlo il più in fretta possibile. Spesso, anche una volta che ci si accorge della truffa e si provvede a bloccare la carta prontamente, il vostro denaro sarà già altrove.

La particolarità di questa truffa è che copia il sito ufficiale di PosteItaliane e un occhio poco attento potrebbe non farci caso e cadere facilmente nel tranello.

Tuttavia, ricordate che il conto postale non viene mai bloccato con questa modalità e soprattutto il cliente non viene avvisato in questo modo; le comunicazioni di questo tipo avvengono telefonicamente e invitano il possessore della carta a presentarsi all’ufficio postale di persona. Inoltre, quando navigate sul sito di PosteItaliane, prestate molta attenzione all’indirizzo, che comincia con https; in ogni caso, per dileguare ogni incertezza, potete contattare, in ogni momento, il servizio di assistenza, sia tramite posta elettronica che telefonicamente.

Carta PostePay come evitare le truffe – anticipazioni 2023

Per quanto riguarda il futuro, una cosa di sicuro è certa, ovvero che le truffe continueranno ad esistere e molto probabilmente saranno anche sempre più sofisticate.

Questo non deve però scoraggiarvi a utilizzare una carta prepagata, anche perché sempre di più il mondo si sta spostando su l’e-commerce, ovvero l’acquisto e la vendita di prodotti tramite la rete. Dicevamo quindi che non bisogna spaventarsi, in primo luogo perché ci sono molti strumenti utili che ci danno la possibilità di accorgerci per tempo delle truffe e, inoltre, il lavoro della polizia postale è sempre più preciso ed attento.

Un buon consiglio è poi quello di premurarvi di non caricare con eccessive somme di denaro la vostra prepagata, evitando magari di versarci dentro tutti i vostri risparmi: perché meno si perde, e meglio è.

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