Cos’è la Cessione del Quinto dello Stipendio

Può succedere di aver bisogno di un prestito o di un finanziamento che non sia finalizzato all’acquisto di beni. In questo caso come è possibile poter comunque accedere al credito ed ottenere un prestito?

Un modo in cui richiedere un prestito, quando si è lavoratori dipendenti, o anche pensionati, è di fare domanda per un prestito personale attraverso un sistema che si chiama Cessione del Quinto.

Nel caso di lavoratori dipendi questo prestito personale non finalizzato viene chiamato tratta della Cessione del Quinto dello stipendio. Per i pensionati si tratta invece di cedere un Quinto della Pensione. Ma cos’è questa cessione? Come funziona? Vediamolo insieme.

Cos’è la Cessione del Quinto dello Stipendio

Si tratta, come dicevamo, di un tipo di prestito personale, previsto in Italia fin dal 1950 e come si diceva non finalizzato ad un acquisto in particolare.

Cosa significa? Quando vi recate presso un istituto di credito per un prestito o un finanziamento vi chiedono per cosa vi servono i soldi che chiedete.

Di solito sono per comprare la macchina nuova, per andare in vacanza, per l’acquisto di una moto, per rifare l’arredamento o ristrutturare casa.

Può darsi però che non abbiate in programma di fare nessuna di queste cose, ma vi servano comunque dei soldi. Potrebbe essere il caso di imprevisto al quale non eravate preparati.

In questa situazione si ricorre alla Cessione del Quinto dello Stipendio.

Perchè si chiama proprio Cessione del Quinto

Si così perché prevede che il lavoratore dipendente possa richiedere un prestito del valore di massimo un quinto del suo stipendio, al netto delle trattenute.

Se il lavoratore dipendente percepisce mille euro nette in busta paga potrà richiedere un prestito di duecento euro, cioè del 20% del suo stipendio, corrispondente appunto ad un Quinto.

Il rimborso avviene attraverso il pagamento di rate costanti trattenute dallo stipendio. La sua busta paga sarà quindi decurtata della cifra pattuita.

La durata di questo Prestito Personale

La Cessione del Quinto ha una durata minima di due anni (24 mesi) e una massima di dieci anni (120 mesi).

La durata però è anche legata al contratto di lavoro. Se il lavoratore dipendente viene licenziato o presenta le dimissioni il prestito viene concluso e il debito deve essere estinto.

Al momento della stipula poi viene concordato un tempo di durata che sia consono con l’età del richiedente. La cessione del quinto non può andare oltre al momento del pensionamento.

Solo per i dipendenti pubblici, in caso di pensionamento, la Cessione del Quinto può essere trasferita sulla pensione stessa.

La stipula del Prestito di Cessione del Quinto

Per legge vi è l’obbligo, al momento della stipula, della sottoscrizione di una formula assicurativa.

Questa assicurazione garantisce la società finanziaria che ha emesso il prestito personale. Nel caso il lavoratore dipendente perda il lavoro o abbia problemi di salute l’assicurazione interverrà.

All’istituto di credito sarà estinto il prestito e l’assicurazione potrà rivalersi sul debitore nei limiti di quello che è il TFR da lui maturato fino a quel momento.

Questa procedura non si applica nel caso di “rischio vita” e non pende sugli eredi del debitore.

Prestito Garantito

La Cessione del Quinto dello Stipendio viene anche chiamata prestito garantito perché chi la richiede non può esimersi dal pagamento.

Questo perché il rimborso avviene tramite versamento diretto effettuato non da chi ha richiesto il prestito bensì dall’organo che gli versa lo stipendio, in questo caso il datore di lavoro, oppure l’ente pensionistico in caso di cessione del quinto sulla pensione.

L’istituto che ha erogato il prestito è anche garantito dal rischio che il debitore sia insolvente in modo volontario, che cioè decida di non pagare.

I versamenti delle rate della Cessione

Nel caso si tratti di un lavoratore dipendente il Quinto viene versato direttamente dal datore di lavoro, per questo si dice “cessione”.

Se un lavoratore sottoscrive questo tipo di contratto il suo datore di lavoro ha l’obbligo di accettare la richiesta e di assolvere al pagamento in vece sua.

Come avviene? Il datore di lavoro tratterrà dalla busta paga del lavoratore la quantità di denaro relativa alla rata di cessione per versarla presso la Banca che ha erogato il prestito.

Il datore di lavoro deve versare per tutta la durata del prestito personale del suo lavoratore dipendente, o fino al momento del licenziamento, dimissioni o pensionamento.

Nel caso di licenziamento, o dimissioni, al lavoratore dipendente saranno detratte le somme maturate per saldare in parte, o totalmente, il prestito con la banca.

Per fare questo il datore di lavoro può utilizzare il TFR maturato dal dipendente fino a quel momento oppure le ferie non godute, la tredicesima, l’ultimo stipendio o altro.

Il datore di lavoro non ha nessun obbligo e alcun vincolo per quanto riguarda il debito del lavoratore dipendente. Non è quindi responsabile del mancato pagamento a causa di dimissioni o licenziamento

Agisce solamente come intermediario, ma ha l’obbligo, in caso di cessazione del rapporto di lavoro, di avvisare gli organi competenti e di trattenere quanto maturato dal debitore per far fronte al debito, in parte o totalmente.

Sottoscrivere un prestito per la Cessione del Quinto

In fase di sottoscrizione è bene informarsi in modo esaustivo su quali saranno i tassi applicati al prestito e le spese accessorie che dovrete sostenere.

Le voci di costo che dovrete conoscere sono: TAN e TAEG, spese di istruttoria e assicurative, commissioni bancarie applicate.

Importo del Finanziamento

Anche se si può arrivare ad un Quinto dello stipendio, la rata è stabilita anche da altri valori quali: anzianità di lavoro e importo del TFR maturato.

A fronte di una maggiore anzianità di servizio e ad un TFR maggiore si può richiedere un prestito maggiore.

Documenti Necessari per richiedere la Cessione del Quinto

I documenti non sono molti, ma ben precisi. Servono il certificato di assunzione a tempo indeterminato, fornito dall’azienda per cui si lavora, l’ultima busta paga e il benestare dell’azienda stessa per cui lavorate che riceverà un documento direttamente dall’ente finanziatore.

A chi richiedere la Cessione del Quinto

Gli istituti bancari sono orientati a questo tipo di prestiti, così come altri enti finanziatori. È sufficiente collegarsi online per trovare tantissime proposte legate alla cessione del quinto.

Concedono questo tipo di prestito personale anche ai “cattivi pagatori”.

In alcuni siti è possibile comparare le varie proposte per scegliere la migliore.

Grazie a dei tool online è anche possibile fare dei preventivi per vedere quanto potremmo ottenere e quanto dovremmo pagare, come rata mensile, per estinguere il debito.

Simulare una possibile rata e un costo totale del prestito, che potremmo chiamare “coste del denaro” fa si che si abbiano idee chiare e più opportunità a disposizione.

Ricordiamo che il debito è dato dall’ammontare richiesto sommato alle spese accessorie e agli interessi richiesti dalla banca o dall’ente finanziatore per il prestito del denaro.

Cessione del Quinto anticipazioni 2023

Alcuni istituti di credito prevedono per il prossimo anno un maggiore utilizzo da parte dei lavoratori dipendenti e pensionati del sistema del prestito attraverso la Cessione del Quinto.

Per sapere se i tassi applicati a questo tipo di prestiti sono in salita oppure in discesa è necessario aspettare la comunicazione ufficiale che viene fatta dall’INPS a cadenza regolare.

I tassi, TAG e TAEG, sono in ogni caso in relazione alla durata del prestito e alla quantità di denaro richiesto.

Per un prestito o Cessione del Quinto rivolgetevi sempre a enti affidabili. Leggete e verificate il contratto che firmate prima di concludere l’accordo.