Prestiti a Protestati: come funzionano i finanziamenti ai Cattivi Pagatori

I prestiti rappresentano la principale modalità attraverso la quale è possibile ottenere denaro liquido volto, ovviamente, alla risoluzione di problematiche o all’acquisto di particolari oggetti per voi stessi o per la vostra famiglia.

Nel caso in cui scegliate di recarvi presso un istituto bancario oppure decidiate di fare richiesta online, l’ente finanziario procederà con un’indagine per verificare la sostenibilità del prestito da parte del debitore, ovvero la sua reale capacità di restituire in rate mensili la somma concessa tramite finanziamento.

Nel caso in il soggetto sottoposto all’indagine risulti inadempiente viene detto protestato e quindi cattivo pagatore. Verrà considerato tale fin quando non provvederà a sanare la sua situazione e, ovviamente, ciò comporta l’impossibilità da parte sua di contrarre nuovi debiti.

I protestati, dunque, verranno iscritti in una particolare lista che li metterà in condizioni davvero difficili e che costringerà i vicini parenti a infondere nuova fiducia con la liquidità.

Purtroppo questo problema riguarda la maggior parte degli italiani ed è proprio per questo motivo che alcuni istituti di credito hanno deciso di collaborare al fine di creare una rete di tutela anche per questa categoria di debitori, offrendo loro la possibilità di uscire da questa situazione difficile e di salvare, per quanto possibile, la propria azienda e la propria vita.

Ciò viene detto in quanto sono soprattutto gli imprenditori che si ritrovano in queste situazioni difficili a causa del rischio d’impresa che corrono.
Vediamo di seguito come funzionano i prestiti concessi ai cattivi pagatori e soprattutto chi li eroga.

Chi sono i cattivi pagatori e i protestati

Innanzitutto bisogna chiarire che un cattivo pagatore non è affatto un delinquente, al contrario si tratta di una persona in una difficile situazione finanziaria e che quindi è privo della liquidità necessaria a restituire i soldi presi in prestito.

Un cattivo pagatore, però, è anche colui che ha pagato in ritardo una o più rate di un finanziamento e che per questo motivo viene segnalato al Crif.

In particolare, se si tratta del primo ritardo, per essere iscritti al Crif basta che questo duri per più di due mesi consecutivi. Prima dell’iscrizione, in ogni caso, la società ha l’obbligo di avvisare il debitore al quale saranno dati 15 giorni per regolarizzare la propria posizione.

Se si tratta del secondo ritardo, invece, basta semplicemente che questo duri anche un mese solo e in questo caso il Crif non concederà dei giorni per la regolarizzazione, ma procederà direttamente con l’iscrizione alla lista dei cattivi pagatori. Ovviamente, la segnalazione può essere anche cancellata dopo 12 mesi o più in base al numero di rate non pagate.

Il termine protestato viene erroneamente utilizzato come sinonimo di cattivo pagatore, ma in realtà c’è una differenza. Il protestato è colui che, pur avendo ricevuto un avviso di mancato pagamento di una o più rate, non procede con la regolarizzazione della propria posizione.

Questi soggetti, dunque, vengono iscritti direttamente nel Registro dei protesti della camera di commercio dove non verranno cancellati prima di cinque anni. In aggiunta, se il debito viene pagato, dopo il primo anno è possibile anche presentare una richiesta di cancellazione, fornendo sempre una copia dei documenti che attestano l’avvenuto pagamento.

Come funzionano i prestiti ai protestati

Per questi casi particolari, alcuni istituti di credito hanno predisposto dei piani specializzati nel far tornare queste persone all’iniziale posizione di serenità finanziaria.

Innanzitutto l’istituto si affida a consulenti ed esperti in materia per analizzare la situazione del richiedente e verificare, quindi, la possibile presenza di garanzie reali, quali immobili o proprietà di quote e azioni in possesso del soggetto.

Così facendo, l’esperto consiglierà la forma di garanzia più idonea al caso e passerà a calcolare la solvibilità, provvedendo all’erogazione del credito destinato ad uso personale o imprenditoriale.

Le rate, in questo caso, non risulteranno gravose ma verranno calcolate in base alla reale possibilità da parte del richiedente di pagarle e quindi di restituire il credito, tornando alla sua posizione normale di buon pagatore.
Ma chi concede prestiti a protestati?

Chi eroga prestiti a cattivi pagatori

Come già detto, non sono molti gli enti che rilasciano questo particolare tipo di prestito, soprattutto a causa dell’entità del rischio corso da parte dell’ente stesso. ciò avviene perchè ogni banca a cui si richiede un prestito si informa sulla storia creditizia del cliente e per questo non ritarderà a venire a conoscenza del fatto che si ritrova davanti un cattivo pagatore.

Il rischio di insolvenza, dunque, in questi casi è molto alto, per cui la banca preferisce evitare di correre questo rischio e rifiuta quindi di concedere il credito.

In ogni caso, coloro che li rilasciano sono istituti che si occupano proprio di questo settore in continua crescita. L’intento di queste società è quello di occupare una fetta di mercato lasciata vuota dagli enti che non vogliono rischiare prendendosi questa responsabilità.

Il problema di questi soggetti segnalati, dunque, è il fatto che pur avendo immobili e azioni, non possiedono liquidi per restituire il credito e per questo si ritrovano con le porte chiuse delle banche e degli enti, i quali provocano danni incalcolabili all’economia.

Gli enti che offrono questo servizio, in ogni caso, sono molto spesso presenti sul web tramite siti internet appositi, attraverso i quali permettono al richiedente di scaricare il materiale informativo che esporrà le varie fasi e condizioni nei minimi dettagli.

Altri modi per richiedere un prestito per un protestato

Innanzitutto bisogna specificare che per un protestato è più difficile ottenere un nuovo prestito rispetto ad un cattivo pagatore. Ma comunque vi sono alcune formule che potrebbero portare al successo. Vediamole di seguito.

Innanzitutto si può effettuare la cessione del quinto che consiste nella restituzione del prestito tramite trattenute mensili in busta paga. Così facendo il rischio di insolvenza diminuisce considerevolmente e per questo la banca è più propensa a rilasciare il finanziamento.

In secondo luogo si può richiedere un prestito con garante. In questo caso, il terzo garantisce di restituire il debito al posto del richiedente, nel caso questo non ci riesca.

Questa opzione è più difficile da attuare in quanto risulta molto più difficile trovare una persona che si assuma tale responsabilità e che soprattutto paghi il debito al posto vostro. In questo caso, infine, dovrete fornire i documenti relativi al terzo necessari per attestare che questo sia in grado di pagare il debito in caso di insolvenza.
Infine, l’ultima opzione possibile è quella di ricorrere ad altre garanzie.

Sono davvero poche le banche che accettano beni personali come garanzie, ma si tratta comunque di una opzione valida se trovate chi l’accetta.
Ricordate, infine, che le banche e gli istituti di credito non sono obbligati in nessun modo a concedere crediti a cattivi pagatori e protestati.

Prestiti a protestati e cattivi pagatori: anticipazioni 2023

Nel 2023 il settore è destinato ancora a crescere a causa della crisi italiana. Per questo motivo non sono molte le anticipazioni da fare sull’argomento. Ciò che si può sicuramente dire è che dovrete essere comunque fortunati a trovare un ente disponibile a rilasciare un finanziamento.

In ogni caso, potrebbe esservi comunque di aiuto l’utilizzo di internet che vi permetterà di trovare più velocemente ciò che cercate.

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